Il TTF gas è un mercato virtuale in cui avviene lo scambio del gas naturale e rappresenta il principale mercato di riferimento per lo scambio del gas in Europa: ecco come funziona il TTF, l'andamento e come viene calcolato.
TTF gas prezzo a dicembre 2024: qual è oggi?
Il prezzo medio del TTF del mese di dicembre 2024 è di 0,431 €/Smc: si tratta di un valore temporaneo in quanto viene ottenuto calcolando la media aritmetica delle quotazioni giornaliere del mese in questione.
Nel frattempo che si attende il mese successivo per il dato definitivo, è possibile valutare l’ultimo dato utile sul prezzo del TTF del mese precedente:
TTF gas 2024/2021 | Prezzo mensile in €/Smc | Prezzo mensile in €/MWh |
TTF ottobre 2024 | | |
TTF ottobre 2024 | | |
TTF settembre 2024 | | |
TTF agosto 2024 | | |
TTF luglio 2024 | | |
TTF giugno 2024 | | |
TTF maggio 2024 | | |
TTF aprile 2024 | | |
TTF marzo 2024 | | |
TTF febbraio 2024 | | |
TTF gennaio 2024 | | |
TTF dicembre 2023 | | |
TTF novembre 2023 | | |
TTF ottobre 2023 | | |
TTF settembre 2023 | | |
TTF agosto 2023 | | |
TTF luglio 2023 | | |
TTF giugno 2023 | | |
TTF maggio 2023 | | |
TTF aprile 2023 | | |
TTF aprile 2023 | | |
TTF febbraio 2024 | | |
TTF gennaio 2023 | | |
TTF dicembre 2022 | | |
TTF novembre 2022 | | |
TTF ottobre 2022 | | |
TTF settembre 2022 | | |
TTF agosto 2022 | | |
TTF luglio 2022 | | |
TTF giugno 2022 | | |
TTF maggio 2022 | | |
TTF aprile 2022 | | |
TTF marzo 2022 | | |
TTF febbraio 2022 | | |
TTF gennaio 2022 | | |
TTF dicembre 2021 | | |
TTF novembre 2021 | | |
TTF ottobre 2021 | | |
TTF settembre 2021 | | |
Il prezzo del TTF può essere espresso in €/Smc, unità di misura utilizzata per definire il costo al dettaglio del gas naturale, o in €/MWh, unità di misura più utilizzata sul mercato all'ingrosso. Per ottenere il dato in €/Smc è sufficiente moltiplicare per 0,0107 il dato in €/MWh.
A causa della forte instabilità dell’andamento dell’indice TTF, nel corso del 2022, il mercato italiano si è “staccato” da quest’indice per seguire l’indice PSV che oggi viene considerato come riferimento dalla maggior parte delle offerte gas indicizzate ed anche da ARERA per la definizione del prezzo per il servizio di Maggior Tutela.
È comunque importante analizzare le oscillazioni del TTF, perché il suo andamento consente di comprendere i mutamenti degli altri indici del gas. Per la scelta di una tariffa indicizzata, in ogni caso, è necessario tenere in considerazione l’indice PSV, che viene utilizzato anche come riferimento per il servizio tutelato.
Chi attiva un’offerta gas in Italia ha due opzioni:
- una tariffa a prezzo fisso
- una tariffa a prezzo indicizzato rispetto al PSV
Le due opzioni sono legate indirettamente al TTF che può influenzare l’andamento del PSV oltre che il valore del prezzo fisso stabilito dai singoli operatori del mercato.
Attualmente, il TTF ha una quotazione inferiore rispetto al PSV. Confrontando i valori del mese di ottobre, infatti, si nota come l’indice PSV si attesti a circa 5 centesimi/Smc in più rispetto a quanto registrato dall’indice TTF. Si tratta, in ogni caso, di un confronto poco indicativo in quanto i valori dei due indici si aggiornano costantemente e possono subire piccole modifiche di giorno in giorno.
Prezzo gas Amsterdam TTF: perché è aumentato? La storia recente fino a oggi
I primi aumenti a metà 2021
Il prezzo del gas di Amsterdam ha fatto registrare una serie di aumenti significativi già a partire dalla seconda metà del 2021, con il superamento della soglia di 0,3 €/Smc. Successivamente, l’indice del mercato all’ingrosso è salito ulteriormente, fino a superare quota 1 €/Smc ad inizio 2022 quando si è raggiunto un picco di 1,20967 €/Smc.
La guerra in Ucraina
Dopo un rimbalzo negativo nei mesi successivi, a seguito della guerra in Ucraina e delle sanzioni alla Russia che hanno impattato in modo significativo sul mercato energetico, il TTF è tornato a crescere, fino a raggiungere la cifra di 1,378551 €/Smc in aprile, per poi tornare ad abbassarsi nei mesi successivi.
Ad agosto 2022, però, il TTF ha registrato un nuovo aumento repentino, raggiungendo la cifra record di 1,835523 €/Smc a cui ha fatto seguito un ulteriore rincaro.
Il picco record del TTF nella seconda metà del 2022
Nel corso del mese di settembre 2022, infatti, l’indice del mercato all’ingrosso ha raggiunto quota 2,482083 €/Smc facendo segnare un nuovo picco record che, inevitabilmente, ha influenzato l’intero mercato energetico.
Il mese di ottobre 2022 segna, invece, una prima inversione di tendenza con il TTF che cala fino a 2,166775 €/Smc. Tale inversione è confermata dal mese di novembre 2022 che fa segnare un valore di 1,417546 €/Smc e successivamente a dicembre 2022 con l’anno che si è chiuso con una quotazione media di 1,269805 €/Smc.
TTF 2023: inizia il calo
Il 2023 è iniziato con un netto calo del prezzo dell’indice TTF. Tra gennaio e febbraio, infatti, tale indice ha registrato una quotazione pari a circa la metà dei valori su cui si era chiuso il 2022. Nel corso del mese di febbraio, infatti, il valore medio è stato di 0,576 €/Smc, in calo anche rispetto al dato di gennaio 2023.
Il prezzo del TTF ha registrato un netto calo nel corso della prima metà del 2023. A maggio 2023, infatti, la quotazione dell’indice è stata di 0,339 €/Smc, tornando ai livelli di luglio 2021. La quotazione è stata praticamente confermata nel corso del mese di giugno 2023, con un valore medio pari a 0,342 €/Smc e poi a luglio 2023, con un valore medio di 0,376 €/Smc, e, ad agosto 2023, con una quotazione di 0,355 €/Smc. Successivamente, a settembre 2023, l’indice è tornato a crescere, di poco, raggiungendo quota 0,383 €/Smc.
Nel corso del mese di ottobre 2023 si è registrata una sostanziale crescita del valore medio del TTF rispetto ai mesi precedenti. Il dato medio rilevato per il decimo mese dell’anno è stato di 0,46 €/Smc. Tale crescita è stata confermata nel corso del mese di novembre 2023 con un dato medio di 0,5 €/Smc. Dato confermato a dicembre 2023, mese chiuso con una quotazione di 0,488 €/Smc.
Il TTF nel 2024
Il 2024 è iniziato con un ulteriore calo del prezzo: a gennaio 2024, infatti, il TTF è sceso a 0,38 €/Smc. Tra marzo e aprile 2024, inoltre, il TTF si è attestato al di sotto di 0,3 €/Smc. Successivamente, fino a luglio 2024, il TTF si è mantenuto al di sotto di 0,4 €/Smc. Nonostante il calo registrato, quindi, il costo effettivo del gas sul mercato all'ingrosso continua ad essere elevato. Per un ritorno alla normalità è necessario un ulteriore calo dell’indice TTF.
Andamento TTF fino a dicembre 2024
Il grafico qui di sotto riassume l’andamento dell’indice nel corso degli ultimi 24 mesi.
Per il dato di dicembre 2024 sarà necessario attendere i primi giorni del mese successivo. Il dato viene calcolato come media dei valori giornalieri dell’indice.
Cosa significa TTF?
TTF è l’acronimo di "Title Transfer Facility", ossia il mercato all’ingrosso del gas naturale tra i più grandi d’Europa. Ha sede ad Amsterdam in Olanda (l’indice è anche chiamato in inglese "Dutch TTF gas price") e rappresenta il principale punto di riferimento per i prezzi del gas in Europa e in Italia.
Non si tratta di un mercato fisico, ma di una piattaforma virtuale nella quale avviene la compravendita di gas tra i produttori, che vendono il gas, e i fornitori, che lo comprano.
I fornitori del mercato italiano, una volta acquistato il gas, lo rivendono infine al cliente finale, ossia:
- aziende;
- utenti domestici.
Il prezzo di acquisto del gas in Italia è connesso alla quotazione gas di Amsterdam, al quale si aggiungerà poi un margine, che rappresenta il guadagno del fornitore e dal quale si arriverà al prezzo di vendita del gas nel mercato libero.
Esiste anche un mercato omologo per l’energia elettrica, il cui prezzo finale di vendita ai consumatori viene influenzato, invece che dal TTF, dal cosiddetto PUN: per saperne di più, leggi Cos’è il PUN - Prezzo Unico Nazionale e come si calcola.
TTF gas Italia e le offerte gas indicizzate del mercato libero
Dove viene fissato il prezzo del gas? Le offerte gas del mercato libero possono avere un prezzo indicizzato, ovvero variabile in relazione al prezzo all’ingrosso del gas naturale.
Le offerte gas indicizzate del mercato libero possono seguire indici differenti. In alcuni casi può trattarsi proprio di offerte che seguono l’andamento dell’indice TTF, calcolato come valore medio mensile dei singoli valori giornalieri.
Se le offerte gas del mercato libero a prezzo indicizzato seguono l'andamento del TTF i prezzi cambieranno come segue:
- se il TTF sale aumenta anche il prezzo del gas in bolletta;
- se il TTF cala allora diminuisce anche il costo del gas per il consumatore finale.
In altri, invece, le offerte indicizzate del gas seguono l’andamento del prezzo gas PSV o Punto di Scambio Virtuale, che corrisponde al prezzo del gas in Italia. Anche quest’indice segue variazioni mensili.
Nel corso del 2024, la stragrande maggioranza di offerte indicizzate per il gas prende come riferimento l’indice PSV mentre il TTF è stato progressivamente abbandonato da quasi tutti i fornitori che, prima della crisi energetica, utilizzavo quest’indice per regolare l’andamento del costo del gas applicato ai clienti. I valori dei due indici sono, in genere, molto simili tra di loro, con pochi punti percentuale di differenza.
Nel corso del 2024, la stragrande maggioranza di offerte indicizzate per il gas prende come riferimento l’indice PSV mentre il TTF è stato progressivamente abbandonato da quasi tutti i fornitori, anche da chi prima della crisi energetica proponeva prezzi indicizzati al TTF. Con un’offerta indicizzata al PSV è oggi possibile ridurre il costo del gas naturale fino a un minimo di 0,48 €/Smc.
Il rapporto tra il mercato TTF e la borsa italiana del Gas Naturale
La borsa del gas in Italia è stata avviata nel 2010: viene gestita da GME, il Gestore dei Mercati Energetici, in cui avvengono le compravendite. Più nel dettaglio, il GME gestisce la piattaforma in cui avvengono gli scambi.
Contratti, pagamenti e fatturazioni sono invece in mano agli operatori di mercato che si occupano della vendita o dell’acquisto del gas metano. Per quale motivo, in Italia, si fa riferimento all’indice TTF e non a quello PSV?
Il TTF è diventato il mercato più sviluppato perché:
- l’Olanda è stato il primo Paese a utilizzare il gas come combustibile, sviluppando un mercato all’ingrosso;
- la sua posizione geografica ha favorito gli scambi, essendo un crocevia tra diversi Paesi, quali Germania, Francia, Gran Bretagna e Italia.
Di contro la piattaforma italiana:
- non è ancora abbastanza liquida;
- non è ancora pronta per poter essere un punto di riferimento per il mercato nazionale.
Anche il prezzo del gas stabilito da ARERA ha seguito il prezzo spot del TTF, fin dall’ottobre del 2013. A partire da ottobre 2022, però, si è registrata l’introduzione di un nuovo meccanismo che lega il prezzo del gas in Tutela all’indice PSV, con aggiornamenti mensili per i clienti che ancora seguono questo regime di fornitura.
TTF e PSV: cos'hanno in comune e cosa li differenzia?
Mentre il TTF olandese è un indice al quale fanno riferimento la maggior parte dei Paesi europei e dal quale dipende il prezzo delle offerte gas al consumatore, il PSV è il nome del mercato all’ingrosso italiano.
Tale mercato è gestito dal GME e da Snam, che si occupano del trasporto del gas in tutto il territorio nazionale. Se analizza il valore del prezzo del gas TTF e PSV tra 2021 e primi mesi del 2022 si potrà notare una forte correlazione e differenze minime.
I mercati del gas di altri Paesi sono per esempio:
Il valore del TTF e il valore del PSV possono differire di alcuni punti percentuale. La conferma arriva dai dati di giugno 2024 (ultimo mese per cui si ha un dato completo). Il TTF a giugno 2024, infatti, ha raggiunto un valore medio di 0,367 €/Smc mentre il PSV è arrivato fino a 0,386 €/Smc, risultando, quindi, più alto.
Il mercato del gas italiano ha oramai puntato sull’indice PSV, utilizzato come riferimento sia per determinare il prezzo del regime tutelato per i clienti vulnerabili che, dai fornitori, per fissare i prezzi al dettaglio del gas, sia per le tariffe a prezzo fisso che per le tariffe a prezzo indicizzato. Considerando le tariffe proposte dai fornitori partner di SOStariffe.it, al momento, tutte le tariffe indicizzate disponibili sul mercato seguono l’andamento del PSV e non del PUN.
Pfor gas ARERA: cos'è?
Pfor è un termine che viene utilizzato da ARERA per indicare il prezzo del gas naturale in Maggior tutela. Il suo valore si basava sull’indice Spot TTF all’ingrosso del gas. A partire dall’ottobre del 2022 viene applicato un nuovo meccanismo per la definizione del prezzo, con l’obiettivo di garantire maggiore stabilità al mercato energetico. Con il sistema definito da ARERA per contrastare la crisi energetica, il prezzo del Mercato Tutelato segue ora l’andamento dell’indice PSV.
Da ottobre 2022 è previsto un aggiornamento mensile per il prezzo ARERA del Mercato Tutelato. In questo modo, il costo del gas in Tutela segue con maggiore precisione l’evoluzione del mercato all’ingrosso, garantendo una quotazione in linea con l’effettiva realtà del mercato. Il meccanismo mensile non è stato adottato per l’energia elettrica che, per la Tutela, continua ad aggiornarsi su base trimestrale e non mensile.
TTF gas: previsioni per il futuro
L’aumento senza precedenti registrato dalla quotazione del gas relativa all’indice TTF a partire da agosto 2022 ha costretto gli analisti a rivedere le stime per il futuro. Al momento, le variabili in gioco sul mercato energetico sono numerose e non è possibile definire con precisione quali saranno le evoluzioni del TTF nel corso del prossimo futuro.
L’estate si è chiusa con quotazioni stabilmente al di sotto di 0,4 €/Smc. Da ottobre, però, è iniziata una nuova crescita dei prezzi, per via principalmente del conflitto in Israele. Tale fenomeno conferma l’elevata instabilità del mercato del gas all’ingrosso, sempre soggetto a fattori esterni che, anche per via della speculazione, possono andare a influenzare le quotazioni.
In questo momento, quindi, una stima precisa di quello che potrebbe essere il futuro andamento dell’indice TTF è difficile. È possibile ipotizzare, però, che non ci sarà un ritorno alle quotazioni da record negativo registrate nel corso dell’estate del 2022. Appare improbabile, però, un ritorno ai valori pre-crisi.