Come contestare la bolletta luce e gas troppo alta?

Aggiornato il: 06/12/2024
Pubblicato il: 09/12/2019
di Alessandro Voci
In 30 sec.
  • La contestazione bolletta luce e gas è un tuo diritto di consumatore
  • Ecco i 3 passaggi a tua disposizione a aprile 2025 per contestare le bollette:
    • reclamo diretto al fornitore;
    • tentativo di conciliazione;
    • ricorso alla Giustizia ordinaria.

Importi troppo alti rispetto ai consumi effettivi nel periodo di fatturazione, servizi aggiuntivi addebitati senza un tuo esplicito consenso, voci in bolletta che riportano tariffe errate. Sono questi alcuni dei motivi più frequenti che potrebbero spingerti a contestare la bolletta luce e gas o a presentare un reclamo al fornitore con l’obiettivo di far valere i tuoi diritti.

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In questa guida, ti aiutiamo a capire come contestare la bolletta luce e gas, così come ti forniamo le indicazioni essenziali per comprendere cosa sia una contestazione ufficiale, in quali casi sia possibile formularla e i tempi entri i quali il fornitore ti debba dare una risposta.

È un tuo diritto di consumatore sporgere un reclamo al tuo fornitore e ricevere una risposta nel merito da parte dello stesso.

Di fronte a una risposta insoddisfacente o nel caso di un mancato riscontro da parte del fornitore puoi intraprendere la strada della conciliazione, beneficiando dal Servizio Conciliazione ARERA (l’Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente), una procedura gratuita per la risoluzione delle controversie.

Nel caso in cui la conciliazione non dovesse portare ad un esito positivo, potrai passare all’ultimo step, cioè quello di vedere tutelati i tuoi diritti facendo ricorso alla Giustizia ordinaria, incaricando un legale di tua fiducia.

Che cos’è la contestazione della bolletta?

Come chiarisce ARERA nella sezione del suo sito dedicata ai consumatori, se ritieni che la somma richiesta in bolletta per la tua fornitura sia inesatta, puoi inviare al tuo fornitore di energia elettrica o gas naturale una comunicazione scritta nella quale presenti le tue contestazioni in merito (richiesta scritta di rettifica di fatturazione o una richiesta scritta di rettifica per fatturazione di importi anomali).

Per una bolletta in corso di contestazione, il fornitore non ti può sospendere l’erogazione della fornitura.

Quando si può contestare una bolletta?

Ecco alcuni dei motivi più diffusi per i quali è possibile contestare una bolletta al proprio fornitore luce e gas:

  • errori nella misurazione del consumo di elettricità o gas;
  • errori ricorrenti nella fatturazione;
  • discrepanza tra importi addebitati e consumi effettivi registrati;
  • variazione delle tariffe senza preavviso o sospetto di applicazione di tariffe non concordate;
  • inserimento in bolletta di costi per servizi non espressamente autorizzati.

Inviare un reclamo al proprio fornitore

Se ritieni di aver ricevuto una fattura errata o comunque anomala rispetto ai tuoi consumi, è bene che tu segua un iter preciso per sporgere il reclamo.

Il primo passo per contestare bolletta luce e gas è prendere contatto diretto con il tuo fornitore.

Ogni fornitore è obbligato a illustrare, tramite il sito ufficiale, tutte le modalità per presentare un reclamo mettendo a disposizione dei propri clienti anche moduli specifici per semplificare l’invio della comunicazione e l’identificazione del problema.

Ecco gli step che puoi seguire per contestare una bolletta luce e gas:

  • collegati al sito del tuo fornitore e individua la sezione dedicata ai reclami; di solito, si trova in fondo alla homepage; in alternativa, esegui una ricerca su Google utilizzando come parole chiave “nome fornitore” + “reclami”: tra i risultati dovrebbe comparire la sezione reclami del sito del fornitore;
  • una volta nella sezione reclami, consulta le informazioni per l’invio del reclamo stesso; di solito, in questa pagina è disponibile un link per scaricare il modulo di reclamo (fornito in formato PDF) e tutti i riferimenti da utilizzare per inviare il reclamo;
  • il modulo scaricato andrà compilato in ogni sua parte, facendo attenzione a fornire tutte le informazioni necessarie alla contestazione della bolletta ed all’identificazione della relativa fornitura, per poi essere inviato al fornitore stesso scegliendo una delle modalità messe a disposizione dei clienti (e-mail, PEC, raccomandata con ricevuta di ritorno, form online).

Prima di inviare un reclamo, ti consigliamo di contattare il Servizio Clienti del tuo fornitore per richiedere un chiarimento in merito a quello che sarà poi il motivo della contestazione della bolletta.

ARERA, l’Autorità che regola il mercato energetico italiano, mette a disposizione un modulo generico per presentare un reclamo al proprio fornitore. Tale modulo può essere scaricato cliccando sul pulsante qui sotto.

SCARICA IL MODULO DI RECLAMO ARERA

Lettera di reclamo, quali informazioni inserire

Di seguito, trovi l’elenco delle informazioni che la lettera di reclamo deve contenere:

  • dati identificativi del cliente (nome, cognome, indirizzo postale o e-mail);
  • il servizio (elettrico, del gas o entrambi) al quale il reclamo è riferito;
  • l’indirizzo della fornitura;
  • il codice cliente;
  • il codice identificativo del punto fisico di consegna dell’energia elettrica (POD) o del gas naturale (PDR), che si trovano indicati sulle bollette;
  • una breve descrizione dei fatti contestati.

Come precisa ARERA, nella richiesta scritta di rettifica di fatturazione è preferibile indicare un’autolettura, in modo che il venditore possa verificare più efficacemente la correttezza dei consumi addebitati.

Nel caso di reclamo per importo di fatturazione anomalo (importo superiore a due volte il valore medio di quanto pagato nelle bollette dell’ultimo anno) il venditore non può sospendere la fornitura se prima non ha risposto in maniera motivata.

Le tempistiche di risposta dei fornitori 

Il fornitore del servizio oggetto del reclamo dovrà inviare una risposta al suo cliente entro 40 giorni solari dalla ricezione della comunicazione stessa.

In caso di mancata risposta da parte del fornitore, oppure nel caso in cui tale risposta arrivi ma risulti insoddisfacente, il cliente potrà passare allo step successivo, inoltrando un nuovo reclamo tramite il Servizio di conciliazione messo a disposizione da ARERA (Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente).

Solo nei casi più gravi, in cui vi siano delle valide ragioni d’urgenza che richiedono una risoluzione rapida del problema riscontrato, il cliente potrà inviare la comunicazione all’ARERA prima ancora di aver ricevuto la risposta da parte del suo fornitore.

In questa comunicazione, che può essere inviata insieme a quella per il fornitore, sarà necessario indicare anche le motivazioni dell’urgenza.

Reclamo e recupero crediti in Enel

Se sei un cliente Enel Energia, puoi seguire la stessa procedura indicata nei paragrafi qui sopra per presentare un reclamo formale al fornitore.

Sul sito www.enel.it trovi un modulo di reclamo interattivo da compilare e inviare direttamente dal web, così da rendere questa procedura semplice, intuitiva e veloce.

In alternativa, l’invio della documentazione ad Enel dovrà avvenire tramite posta raccomandata A/R, via fax oppure con la posta elettronica certificata (PEC). Il modulo di reclamo può essere inviato all'indirizzo Enel Energia Spa, Casella postale 8080, 85100 Potenza.

Per saperne di più, ti suggeriamo di leggere la guida messa a punto dagli esperti di SOStariffe.it “Recupero crediti delle bollette Enel non pagate”.

La richiesta di mediazione: quando il reclamo non basta

Dopo aver inviato il reclamo al tuo fornitore e, in assenza di una risoluzione soddisfacente in merito allo stesso, potrai affidarti ai servizi gratuiti dello Sportello per il consumatore messo a disposizione da ARERA per tentare di risolvere le controversie emerse tra un utente ed un fornitore di un servizio energetico.

Il Servizio di Conciliazione, che è un servizio di tutela stragiudiziale, può gestire richieste relative a:

  • bollette, fatturazione e problemi relativi al contratto di fornitura (come richieste di cessazione, voltura, penali);
  • distacco della fornitura, richieste di sospensione o riduzione della potenza, problemi con il contatore;
  • realizzazione di lavori relativi all’impianto di fornitura energetica (preventivo, allacciamento, subentro, messa in sicurezza etc.);
  • impianti di produzione elettrica, se si è anche consumatori di energia;
  • richieste di risarcimento danni.

Per avviare la procedura legata al Servizio di Conciliazione è possibile utilizzare il modulo seguente:

SCARICA MODULO RICHIESTA CONCILIAZIONE

Per alcune specifiche controversie è possibile affidarsi al servizio SMART Help che, sempre seguendo una procedura online, mira a risolvere rapidamente determinati problemi relative alle forniture energetiche oggetto di un eventuale reclamo da parte del cliente finale.

Il servizio SMART Help può essere attivato da tutti i clienti di energia elettrica e gas naturale, direttamente o tramite un delegato (ad esempio un’associazione dei consumatori).

Si può ricorrere al servizio, dopo aver inviato il reclamo al proprio fornitore, per tentare di risolvere le controversie emerse, tra le quali ci sono:

  • mancato riconoscimento del bonus luce e gas, mancata erogazione (o erogazione ritardata) del bonus, avvio di procedure di recupero del bonus;
  • mancata erogazione di un indennizzo automatico che il fornitore era tenuto a garantire al cliente entro tempistiche precise;
  • doppia fatturazione a seguito di cambio fornitore;
  • mancato annullamento del corrispettivo di morosità dopo il completamento di tutti i pagamenti dovuti da parte del cliente finale ed altre problematiche legate all’addebito del corrispettivo di morosità.

È bene segnalare che puoi effettuare il tentativo obbligatorio di conciliazione anche affidandoti a:

  • organismi iscritti nell’elenco ADR dell’Autorità (l’elenco completo è disponibile su sportelloperilconsumatore.it);
  • le Camere di Commercio che hanno aderito alla Convenzione sottoscritta dall'Autorità e da Unioncamere (trovi l’elenco completo su Sportelloperilconsumatore.it).

Conciliazione: i canali informativi 

Prima di procedere con l’utilizzo dei servizi di conciliazione per la risoluzione delle controversie, è disponibile un numero verde a cui rivolgersi per qualsiasi richiesta.

Chiamando gratuitamente il numero verde 800 166 654 (da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 18, festivi esclusi) puoi ottenere tutte le informazioni in merito al tuo problema e alla risoluzione dello stesso tramite conciliazione con il tuo fornitore.

Per procedere con l’invio del reclamo segui la procedura online:

  • effettua la registrazione gratuita al sito www.sportelloperilconsumatore.it/ inserendo tutti i dati richiesti per poi procedere con il reclamo;
  • compila l’apposito modulo online prestando attenzione ad allegare tutta la documentazione richiesta, che viene specificata del modulo stesso; i dati e i documenti relativi alla tua pratica resteranno consultabili per 3 anni.

Successivamente all’invio della richiesta, puoi verificare lo stato di lavorazione della tua pratica e visualizzare la documentazione scambiata con gli addetti dello sportello stesso.

Giustizia ordinaria

La procedura di conciliazione per la risoluzione delle controversie tra cliente e fornitore è un elemento centrale per quanto riguarda la contestazione di una bolletta luce o gas e, più in generale, per tentare di venire a capo di un problema riguardante una fornitura energetica.

L’ultimo step a tua disposizione è rappresentato dalla possibilità di fare ricorso alla Giustizia ordinaria, affidando il problema al tuo legale che dovrà individuare la soluzione migliore per tutelare i tuoi diritti.

Non va dimenticato che, dal 2017, per fare ricorso alla Giustizia ordinaria è necessario aver espletato la procedura di conciliazione che, quindi, rappresenta un passaggio obbligato.

Domande correlate

Come contestare una bolletta in tribunale

Nel caso in cui la conciliazione non vada a buon fine, lo step successivo è il passaggio alle vie legali. In questo caso, è necessario affidarsi a un avvocato. Può essere utile contattare un’associazione a difesa dei consumatori che, in genere, propone un servizio di assistenza legale di questo tipo.

Risorse utili

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Come contestare una bolletta in tribunale

Nel caso in cui la Conciliazione non vada a buon fine, sarà necessario passare alle vie legali. In questo caso, è necessario affidarsi a un legale che assisterà il consumatore in tutta la procedura. Può essere utile contattare un’Associazione a difesa dei consumatori che, in genere, propongono un servizio di assistenza legale di questo tipo.

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Cortesia e competenza.

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