- Iliad avrebbe incontrato i rappresentanti del MEF e Palazzo Chigi per l'acquisizione del ramo di telefonia mobile di TIM
- Tra i possibili acquirenti ci sarebbe anche Poste Italiane
L'ipotesi della cessione TIM si fa sempre più concreta anche se bisogna capire come avverrà l'operazione. Iliad sarebbe in prima linea ma ci sono anche altre realtà interessate come Poste Italiane
Il titoli di Telecom Italia corrono in Borsa in virtù delle voci di una possibile integrazione industriale tra le attività di TIM lato consumer e Iliad. Non solo, si parla anche del lancio di un’OPA (Offerta pubblica di acquisto) sull’intera società da parte di fondi.
Radiocor, riportando alcune fonti vicine a Iliad, afferma che l’operatore francese avrebbe in mente un’operazione di consolidamento che prevede l’acquisizione di tutta TIM, senza l’intenzione di fare uno spezzatino o effettuare licenziamenti.
Si ricorda che TIM ha ancora un rilevante indebitamento di circa 8 miliardi ma vanta comunque un credito di 1 miliardo dal Governo a seguito di un contenzioso in merito alla restituzione del canone del 1998 su cui la Corte d’Appello di Roma ha emesso una sentenza a suo favore. Tale somma, per cui si tratta un risarcimento a rate, costituisce un titolo esecutivo. La sentenza della Cassazione in merito è attesa non prima del 2026.
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Possibile cessione di TIM | Dettagli |
La posizione di Iliad |
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Il parere degli analisti |
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Altri acquirenti |
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Il Giornale riferisce che Iliad avrebbe incaricato Boston Consulting Group di realizzare un piano per l’acquisizione delle attività commerciali di telefonia mobile di TIM. L’azienda italiana dal canto suo starebbe studiando la cessione insieme ai propri advisor.
Nel frattempo gli analisi di Intermonte confermano le raccomandazioni sull’acquisto di TIM, stimando un prezzo obiettivo di 0,38 euro per titolo. Per gli esperti la valutazione del ramo della telefonia mobile del colosso delle tlc italiano potrebbe superare gli 8 miliardi di euro. Intermonte comunque ritiene improbabile un’acquisizione della società e punta invece su una joint venture paritetica come è avvenuto di recente nel Regno Unito tra Vodafone e CK Hutchison Holdings.
Anche Intesa Sanpaolo consiglia di comprare TIM stimando un prezzo di 0,35 euro per azione. Questo valore, sostengono gli analisti, non lascia presagire scenari speculativi, ritenuti improbabili, in quanto Iliad “non è soddisfatta della sua attuale posizione in Italia“. Gli esperti di Intesa Sanpaolo si spingono addirittura a ipotizzare un’OPA su TIM nella sua interezza da parte del gruppo francese.
Per quanto riguarda invece una possibile OPA, invece, Intermonte la ritiene “un’operazione complessa” in quanto richiederebbe l’ok del Governo ma anche una semplificazione preventiva della struttura del capitale. Non solo, gli analisti ricordano che in base allo Statuto di TIM le azioni di risparmio, pari a circa 1,9 miliardi ai prezzi correnti, godono del diritto di riconversione in azioni ordinarie in caso di delisting di quest’ultime. Inoltre, la cessione TIM potrebbe comportare anche un’OPA a cascata sulle minoranze di TIM Brasil dal valore di 2 miliardi di euro ai prezzi correnti.
In precedenza Iliad aveva già provato a comprare Vodafone Italia, poi acquistata da Swisscom. Da questa operazione è nato il nuovo operatore Fastweb + Vodafone. Iliad nel suo tentativo di acquisizione di Vodafone Italia non aveva avuto incontri con il Governo per ottenere il beneplacito sull’operazione ma è invece consapevole di quanto sia importante TIM a livello strategico per il nostro Paese.
Il Corriere della Sera riferisce infatti che Iliad questa volta con l’assistenza di Lazard avrebbe deciso invece di aprire il dialogo con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e Palazzo Chigi in merito alla cessione TIM. Sebbene manchino le conferme ufficiali, all’incontro avrebbero partecipato Benedetto Levi, amministratore delegato di Iliad Italia, e Thomas Reynaud, AD del gruppo. I dirigenti dell’operatore francese avrebbero sottolineato agli esponenti del Governo la necessità di raggiungere un maggiore consolidamento del settore delle telecomunicazioni ma li hanno anche rassicurati in merito alla volontà di non procedere a possibili licenziamenti o a una suddivisione dell’azienda.
D’altronde la prospettiva di un consolidamento del mercato tlc è una necessità già sostenuta dallo stesso CEO di TIM, Pietro Labriola, e dal numero di WindTre, Gianluca Corti.
Una possibile cessione TIM non riguarderebbe comunque solo Iliad. Ci sarebbero infatti anche altre realtà a fiutare l’affare. Si parla infatti anche del fondo CVC Capital Partners che controlla MaticMind, società sottoposta a golden power e controlli del Copasir. Anche il fondo di private equity britannico avrebbe incontrato i rappresentanti del Governo e in passato aveva mostrato interesse per il ramo Enterprise di TIM per cui aveva presentato un’offerta.
La Stampa riferisce invece che Apax potrebbe addirittura lanciare un’OPA su tutta la società finalizzata al delisting, salvo il benestare del Governo in virtù del golden power.
Secondo quanto riporta Il Foglio, nella lista dei possibili candidati per l’acquisizione di TIM ci sarebbe anche Poste Italiane. La società guidata da Matteo Del Fante starebbe valutando una joint venture con il primo operatore italiano anche in virtù del fatto che da alcuni anni è già presente sul mercato con il marchio PosteMobile. Al momento si tratta comunque solo di ipotesi.
TOP 250 di Iliad | Dettagli |
Costi |
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Minuti, SMS e Gigabyte |
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Vantaggi |
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