Arriva l’agrivoltaico avanzato, tutto sul Decreto Agricoltura

Agrifotovoltaico in Italia: con il via libera alle regole operative da parte del ministero dell’Ambiente, si mette in moto la macchina degli incentivi per l’installazione di impianti agrivoltaici avanzati. Ecco come il nostro Paese si prepara a far camminare a braccetto produzione di energia green e produzione agricola. Scopri anche come trovare un preventivo fotovoltaico conveniente a giugno 2024 con il comparatore di SOStariffe.it.

In 30 sec

Agrifotovoltaico in Italia, ecco che cosa c'è da sapere a giugno 2024:
  • Sì alle regole operative che disciplinano gli incentivi per realizzare impianti agrivoltaici avanzati
  • I sistemi agrivoltaici avanzati combinano produzione di energia green e produzione agricola
  • Beneficiari degli incentivi e quali requisiti di accesso gli impianti devono occorre soddisfare
  • Trova un preventivo fotovoltaico conveniente per la tua casa con il comparatore di SOStariffe.it
Arriva l’agrivoltaico avanzato, tutto sul Decreto Agricoltura

Spinta all’agrifotovoltaico in Italia. Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) ha pubblicato le regole operative che disciplinano l’accesso agli incentivi del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) per la realizzazione di sistemi agrivoltaici avanzati o sperimentali, in grado di coniugare la produzione di energia rinnovabile fotovoltaica con la produzione agricola nel nostro Paese.

Il semaforo verde del Mase alle modalità attuative arriva a poche settimane di distanza dall’approvazione in Consiglio dei ministri del decreto Agricoltura, provvedimento che ha sollevato aspre polemiche per il divieto di installare moduli fotovoltaici a terra sui terreni agricoli.

Una decisione presa dall’esecutivo Meloni per limitare l’eccessivo consumo di suolo: infatti, sulle aree coltivabili è autorizzata la sola installazione degli impianti fotovoltaici sollevati da terra. Ma la mossa è stata contestata dalla filiera delle rinnovabili, preoccupata delle possibili ricadute sul comparto, oltre che per i target di decarbonizzazione a rischio.

Intanto, se hai intenzione di dotare la tua casa di un impianto fotovoltaico tradizionale, ma non sai come orientarti nella selva di offerte disponibili a giugno 2024, il comparatore di SOStariffe.it per pannelli fotovoltaici (link qui sotto) viene in tuo soccorso:

CALCOLA IL TUO PREVENTIVO FOTOVOLTAICO »

Setacciando lo strumento gratuito di SOStariffe.it, puoi confrontare i preventivi fotovoltaico tra quelli proposti dai partner e individuare il prodotto più in linea con le tue esigenze. Utilizzare il comparatore di SOStariffe.it è semplice: basta che inserisci (senza impegno) alcuni tuoi dati (il luogo in cui intendi installare l’impianto, la tipologia del dispositivo e il fabbisogno energetico della tua famiglia) per vederti restituito, in una manciata di secondi, la classifica delle soluzioni più adatte alle tue necessità.

Agrivoltaico avanzato, cos’è e caratteristiche a giugno 2024

AGRIFOTOVOLTAICO: COSA SAPERE
1 È un sistema di produzione di energia rinnovabile che combina la coltivazione di terreni agricoli con la produzione di elettricità tramite pannelli fotovoltaici
2 Gli impianti agrivoltaici avanzati prevedono l’installazione di moduli elevati da terra e sono dotati di strumenti di misurazione per monitorare l’attività agricola sottostante
3 Il Mase ha pubblicato le regole operative per l’accesso agli incentivi nell’ambito del PNRR per la costruzione di impianti agrivoltaici avanzati entro giugno 2026

Come anticipato poco sopra, il 17 maggio 2024 il Mase ha dato il via libera alle modalità attuative per l’accesso agli incentivi messi a disposizione del PNRR, per oltre un miliardo di euro, per la costruzione di impianti agrivoltaici avanzati in Italia che dovranno entrare in esercizio entro il 30 giugno 2026.

Ma cosa sono questi sistemi di produzione di energia green e quali sono le loro caratteristiche distintive? La definizione di questi impianti è contenuta nelle regole operative stesse: essi sono “soluzioni integrative innovative con montaggio dei moduli elevati da terra, anche prevedendo la rotazione dei moduli stessi, comunque in modo da non compromettere la continuità delle attività agricole/pastorali, anche eventualmente consentendo l’applicazione di strumenti di agricoltura digitale e di precisione”.

Questi impianti devono prevedere la contestuale realizzazione di sistemi di monitoraggio che consentano di verificare:

  • l’impatto dell’installazione fotovoltaica sulle colture;
  • il risparmio idrico;
  • la produttività agricola per diversi tipi di colture;
  • il recupero della fertilità del suolo;
  • il microclima;
  • la resilienza ai cambiamenti climatici.

In linea generale, l’agrivoltaico è un sistema di produzione di energia rinnovabile che combina la coltivazione di terreni agricoli con la produzione di elettricità tramite pannelli solari.

Agrifotovoltaico: cosa prevedono gli incentivi a giugno 2024

Secondo quanto riferisce una nota ufficiale del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, l’obiettivo finale delle regole operative “è l’installazione di pannelli fotovoltaici in sistemi agrivoltaici per una capacità complessiva di circa 1 GW e una produzione indicativa di almeno 1.300 GWh/anno, entro giugno 2026”.

La domanda di accesso garantisce un duplice beneficio:

  • un contributo in conto capitale, fino ad un massimo del 40% dei costi ammissibili (a valere sulle risorse del PNRR);
  • una tariffa incentivante riconosciuta all’energia elettrica rinnovabile immessa in rete.

Possono accedere agli incentivi per l’installazione di impianti agrivoltaici avanzati:

  • imprenditori agricoli (sia in forma individuale sia in forma societaria anche cooperativa);
  • società agricole (nonché consorzi costituiti tra due o più imprenditori agricoli e/o società agricole);
  • associazioni temporanee di imprese agricole;
  • associazioni temporanee di imprese, che includano almeno un soggetto inserito nei precedenti punti;

Per quanto concerne l’altezza dal suolo che i moduli fotovoltaici devono avere, ecco elencati di seguito i requisiti minimi, così come riportate nelle regole operative approvate dal Mase:

  • 1,3 metri nel caso di svolgimento di attività zootecnica nell’ambito del sistema agrivoltaico (tale valore di altezza minima è determinato per consentire il passaggio con continuità dei capi di bestiame);
  • 1,3 metri nel caso di impianti agrivoltaici che prevedono l’installazione di moduli fotovoltaici in posizione verticale fissa;
  • 2,1 metri nel caso di svolgimento di attività colturale nell’ambito del sistema agrivoltaico (tale valore di altezza minima è determinato per consentire l’utilizzo di macchinari funzionali alla coltivazione);
  • 2,1 metri nel caso di svolgimento di attività mista, colturale e zootecnica, nell’ambito del medesimo sistema agrivoltaico.

Nel corso del 2024, fanno sapere ancora dal Mase, è prevista una prima apertura degli sportelli a cura del GSE per la presentazione delle istanze di partecipazione.