Incentivi fotovoltaico GSE: come ottenerli a febbraio 2025

Aggiornato il: 09/09/2024
Pubblicato il: 17/11/2021
di Paolo Marelli
In 30 sec.

Incentivi fotovoltaici GSE, tutto quello che c’è da sapere per risparmiare su acquisto e posa oggi 24 febbraio 2025:

  • Il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) sostiene la diffusione di sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili
  • Periodicamente, il GSE mette a punto incentivi per privati e aziende interessati a investire nel fotovoltaico
  • Bonus fotovoltaico 2024: una panoramica delle agevolazioni che incoraggiano gli investimenti nell'autoproduzione di energia rinnovabile

Incentivi fotovoltaici per te che vuoi schiacciare l’acceleratore sull’autoproduzione di energia elettrica. Si tratta di agevolazioni disponibili a febbraio 2025 per aiutarti a ridurre le spese legate all’investimento iniziale per l’installazione e la messa in posa di pannelli fotovoltaici.

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Di seguito una panoramica degli incentivi per il fotovoltaico 2024 destinati a privati cittadini e aziende che vogliano sfruttare i raggi del sole per produrre energia elettrica così da ridurre drasticamente il prelievo di elettricità dalla rete. Senza dimenticare le agevolazioni che esistono per chi voglia anche immettere in rete l’elettricità prodotta in eccesso o a conservarla in un sistema di accumulo.

Incentivi fotovoltaico GSE: come funzionano e cosa c’è da sapere

Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) è il garante e il promotore dello sviluppo sostenibile dell’Italia. La società è stata costituita nel 1999 dal ministero dell’Economia e, tra i suoi compiti, c’è il sostegno alla crescita della produzione di energia da fonti rinnovabili.

Grazie agli incentivi fotovoltaici, il GSE promuove la diffusione dei sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili. Si tratta di misure di fondamentale importanza per rendere più sostenibile il mercato energetico italiano, contribuendo all’abbattimento delle emissioni inquinanti nell’ambiente e a una riduzione dei volumi di fonti fossili importati dall’estero.

Queste agevolazioni si traducono perlopiù in servizi di incentivazione dell’energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici (Conto energia, Scambio sul posto, Sistemi semplici di produzione e consumo, Ritiro dedicato, Sistemi di accumulo).

Per avere una panoramica delle misure del GSE a sostegno del fotovoltaico è possibile consultare il sito ufficiale del Gestore dei Servizi Energetici, disponibile all’indirizzo www.gse.it.

A febbraio 2025 sono operativi sul sito del GSE i portali online per la presentazione delle richieste per gli incentivi destinati alle Comunità energetiche rinnovabili e alle configurazioni di autoconsumo previste dal decreto Comunità rinnovabili. Tramite le piattaforme, è possibile presentare sia le domande di ammissione alle tariffe incentivanti, sia quelle ai contributi in conto capitale previsti dal PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza). Inoltre, è anche possibile verificare in via preliminare l’ammissibilità dei progetti.

Quali incentivi ci sono per il fotovoltaico a febbraio 2025?

INCENTIVI PER IL FOTOVOLTAICO

CARATTERISTICHE DELL’AGEVOLAZIONE

Superbonus

L’installazione di un impianto fotovoltaico rientra tra gli interventi trainati per l’accesso al Superbonus 70%, una misura che nel 2024 vale però solo per i condomini e gli edifici da due a quattro unità immobiliari, posseduti da un unico proprietario

Bonus ristrutturazione

Prevede una detrazione al 50%, fino a un tetto di spesa di 96.000 €, compatibile con interventi per l’installazione di impianti fotovoltaici

Bonus mobili

Il fotovoltaico rientra anche nella detrazione del 50% su importo massimo di 5.000 € nel 2024, valido però per i soli edifici che sono stati oggetto di ristrutturazione

IVA agevolata

Per i pannelli fotovoltaici è prevista l’IVA agevolata al 10% (anziché al 22%)

Incentivi regionali

Alcune regioni garantiscono incentivi extra, anche a fondo perduto, ai residenti che investono nel fotovoltaico

Reddito Energetico

Per chi rientra in precisi requisiti ISEE è possibile ottenere un contributo di 2.000 euro oltre a una quota variabile legata alla potenza dell’impianto fotovoltaico

Con l’espressione “Bonus fotovoltaico” 2024 si intende un ventaglio di incentivi statali per incoraggiare i cittadini a dotare la propria casa di un impianto fotovoltaico così da accrescere la propria produzione di energia pulita e ridurre al contempo la spesa in bolletta. Questa serie di misura punta proprio a favorire l’installazione di pannelli per l’autoproduzione di energia elettrica, tramite la riduzione dell’investimento iniziale. Ecco di seguito una panoramica delle principali agevolazioni disponibili oggi, 24 febbraio 2025.

Superbonus 70%

Tra gli incentivi fotovoltaici disponibili a febbraio 2025 è possibile puntare sul Superbonus, che assicura una detrazione fiscale del 70% sulla spesa per gli interventi mirati alla riqualificazione energetica di un immobile. Questa agevolazione, la cui aliquota iniziale era al 110%, è stata prima tagliata al 90% (nel 2023) per poi essere oggetto di una nuova “sforbiciata”: nel 2024 l’aliquota è fissata al 70%, ma la misura è valida solo per i condomini e gli edifici da due a quattro unità immobiliari, posseduti da un unico proprietario.

Il fotovoltaico rientra tra gli interventi “trainati” e, quindi, può beneficiare della detrazione fiscale solo se abbinato ad un intervento “trainante”. Tra queste opere troviamo la realizzazione di un sistema di isolamento termico per l’edificio oppure l’installazione di una caldaia ad alta efficienza per il riscaldamento.

Facendo prevalere la linea del rigore dei conti pubblici, il Governo ha detto “no” a una proroga del Superbonus 110% e 90%, anche per i lavori in corso e da ultimare. Bocciata anche la soluzione dei SAL (stati avanzamento lavori) straordinari. Dal 1° gennaio 2024, il Superbonus è sceso al 70%.

Per I prossimi anni è prevista un’ulteriore riduzione degli incentivi legati al Superbonus, con un’aliquota di detrazione che sarà ridotta al 36%. 

Bonus ristrutturazione

Con il Bonus ristrutturazione è possibile beneficiare di una detrazione fiscale del 50% su interventi di:

  • manutenzione ordinaria (ma solo per i condomini);
  • manutenzione straordinaria;
  • restauro e risanamento conservativo;
  • ristrutturazione edilizia.

La detrazione al 50% della spesa è distribuita in 10 rate annuali di pari importo, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Il bonus assicura l’accesso a un incentivo per l’acquisto e l’installazione di pannelli fotovoltaici nell’ambito della ristrutturazione stessa dell’immobile.

Bonus mobili

Anche il Bonus mobili può essere un’agevolazione da sfruttare per ridurre l’investimento iniziale legato all’installazione di un impianto fotovoltaico. Tale agevolazione garantisce una detrazione fiscale del 50%, su un importo massimo di 5.000 euro per il 2024. Questa detrazione fiscale è spalmabile in dieci quote annuali di pari importo.

È possibile applicare questa misura, nata per incentivare l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare immobili oggetto di ristrutturazione, anche per coprire le spese (totali o parziali) per l’acquisto e la messa in opera dei pannelli fotovoltaici che saranno utilizzati per soddisfare il fabbisogno energetico dell’immobile stesso.

IVA agevolata

Tra gli incentivi fotovoltaici 2024, c’è anche la possibilità di sfruttare l’IVA agevolata al 10% sui pannelli fotovoltaici. Questa aliquota ridotta è applicata:

  • sia ai costi di installazione dell’impianto;
  • sia alle batterie necessarie per la realizzazione dei sistemi di accumulo di energia da utilizzare per l’autoconsumo.

Con quest’agevolazione, che per il momento non ha scadenza, è possibile ridurre l’IVA dal 22% (aliquota ordinaria) al 10% (aliquota agevolata) ottenendo, quindi, uno sconto immediato sul costo dell’impianto fotovoltaico.

Il servizio di Scambio sul Posto (SSP) è una particolare forma di autoconsumo in sito che consente di compensare l’energia elettrica prodotta e immessa in rete in un certo momento con quella prelevata e consumata in un momento differente da quello in cui avviene la produzione.

Il servizio SSP potrà essere utilizzato anche nel 2024 come strumento per l’immagazzinamento virtuale dell’energia elettrica prodotta ma non contestualmente autoconsumata dai proprietari di impianti fotovoltaici. Il GSE ricorda che condizione necessaria per l’erogazione del servizio è la presenza di impianti per il consumo e per la produzione di energia elettrica sottesi a un unico punto di connessione con la rete pubblica.

Incentivi regionali

Alcune regioni italiane hanno stanziato degli incentivi regionali per il fotovoltaico, accessibili solo ai residenti. Si tratta di soluzioni aggiuntive a cui è possibile rivolgersi per investire nel fotovoltaico. In tabella vengono riepilogati gli incentivi disponibili:

REGIONE

SCADENZA

TIPOLOGIA DI CONTRIBUTO

Basilicata

31 dicembre 2025

Contributo a fondo perduto fino a 10.000 euro

Emilia-Romagna

31 ottobre 2024

Contributo pari al 25% dell’importo minore tra la spesa ammissibile sostenuta per l’investimento e il massimale di spesa previsto per l’investimento (in base al tipo di intervento incentivato)

Friuli-Venezia Giulia

31 dicembre 2024

Contributo fino al 40% del costo totale con un massimale che cambia in base al tipo di impianto realizzato

Toscana

Fino a esaurimento fondi

Contributo a fondo perduto fino a 3.000 euro per l’acquisto di un impianto fotovoltaico in caso di sostituzione di un caminetto a legno e una stufa in biomassa, altri 500 euro in caso di sistema di accumulo

Reddito energetico

Tra gli incentivi statali disponibili c’è anche il Reddito Energetico, richiedibile dai nuclei familiari con ISEE inferiore a 15.000 euro oppure dalle famiglie con ISEE inferiore a 30.000 euro ma con almeno 4 figli a carico. Le domande si chiuderanno il 31 dicembre 2024 oppure fino a esaurimento fondi ed è possibile richiedere un contributo per la realizzazione di impianti fotovoltaici fino a 6 kWp, con una quota fissa di 2.000 euro e una quota di 1.500 euro per ogni kW extra.

Il Reddito Energetico non è cumulabile con altri incentivi statali.

I fondi per l’accesso al Reddito Energetico sono già esauriti in diverse regioni italiane a causa dell’elevato numero di richieste.

Risorse utili

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