Tabella potenza elettrica elettrodomestici: come si calcola il consumo degli elettrodomestici

Aggiornato il: 29/05/2024
Pubblicato il: 16/11/2020
di Alessandro Voci
In 30 sec.

Elettrodomestici in casa: quali sono quelli che assorbono più potenza elettrica?

  • Per determinare il consumo di energia elettrica di un elettrodomestico è necessario considerare la potenza istantanea assorbita e il tempo di utilizzo
  • Alcuni elettrodomestici presentano una potenza elettrica assorbita elevata ma vengono utilizzati per poco tempo, incidendo solo in minima parte sulla bolletta
  • Altri elettrodomestici, come il frigorifero, assorbono poca potenza ma per un tempo prolungato, con elevati consumi di energia elettrica
  • Per ridurre il consumo è opportuno ridurre il ricorso allo standby degli elettrodomestici che incide in minima parte sulla potenza assorbita ma può avere un impatto significativo sui consumi

Solitamente, quando si accendono più elettrodomestici in contemporanea salta la corrente per un sovraccarico di energia: questo piccolo inconveniente si verifica perché la potenza degli elettrodomestici supera quella che il contatore è in grado di sostenere e ne provoca l’interruzione – che può essere riattivata manualmente, senza dover ricorrere all’intervento di un tecnico, riattivando il contatore.

Qual è la potenza dei principali elettrodomestici che abbiamo in casa e come se ne calcola il consumo per evitare di restare momentaneamente senza corrente? Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.

Quanto consumano gli elettrodomestici?

La risposta alla domanda “quanto consumano gli elettrodomestici?” non è univoca: il consumo è, infatti, influenzato da fattori differenti come per esempio la classe energetica del dispositivo, oltre che il modo in cui viene utilizzato e per quanto tempo.

Per capire come poter risparmiare sulla bolletta della luce si può da una parte prendere in considerazione quali sono gli elettrodomestici che consumano di più e quelli che non consumano molto, ma si tengono accesi sempre.

Tra i criteri che hanno maggiore impatto sul consumo totale di un singolo nucleo familiare ci sono:

  • il numero dei componenti della famiglia;
  • la superficie dell’abitazione;
  • il luogo nel quale si vive;
  • il modo in cui vengono utilizzati gli elettrodomestici e quanto tempo si trascorre in casa;
  • il numero di elettrodomestici presenti in casa e la loro classe energetica.

Quali elettrodomestici assorbono più potenza istantanea

Gli elettrodomestici non sono tutti uguali: in particolare, ce ne sono alcuni che assorbono maggiore potenza istantanea, che generalmente corrispondono a quelli che utilizzano l’energia elettrica per scaldare. Si tratta quindi di forno, asciugacapelli, ferro da stiro, lavatrice, lavastoviglie, scaldabagno, tostapane, stufa elettrica, e così via. La potenza istantanea viene indicati dai W che sono riportati sulla confezione dell’elettrodomestico o sull’elettrodomestico stesso.

Nella stessa categoria di un elettrodomestico possono esserci sostanziali differenze tra i vari modelli. Conviene, quindi, sempre valutare con molta attenzione le caratteristiche del singolo modello e il modo in cui viene utilizzato per avere un’idea precisa in merito alla potenza elettrica assorbita. Per un’idea precisa sulle caratteristiche di un elettrodomestico è possibile dare un’occhiata alla sua etichetta energetica.

Nella tabella qui di seguito vengono riepilogati i dati medi di alcuni degli elettrodomestici più diffusi in casa con una relativa indicazione in merito alla potenza elettrica assorbita. Per quanto riguarda il consumo effettivo del singolo elettrodomestico, è importante sottolineare, che il dato complessivo dipende strettamente anche dal tempo di utilizzo. Un phon, ad esempio, registra una potenza elevata ma sarà attivo per poco tempo. Allo stesso modo, un frigorifero ha una potenza inferiore ma resterà accesso 25 ore al giorno, con un impatto netto sui consumi.

ELETTRODOMESTICO

POTENZA

PC portatile

50 W

Ventilatore

50 W

Televisione

150 W

Frigorifero

300 W

Forno a microonde

700 W

Scaldabagno elettrico

1200 W

Climatizzatore

300 W -1500 W

Forno elettrico

2000 W

Phon

2000 W

Lavatrice

2100 W

Quali elettrodomestici assorbono più energia

Accanto agli elettrodomestici che assorbono più potenza istantanea ci sono quelli che consumano più energia in quanto sono sempre accesi e hanno, di conseguenza, un impatto maggiore sulla bolletta della luce. Per determinare quelli che sono gli elettrodomestici che consumano di più in casa è, quindi, necessario valutare sia la potenza istantanea assorbita che il tempo di utilizzo.

Ad esempio, il frigorifero, pur non essendo tra i primi elettrodomestici per potenza istantanea assorbita, ha un’incidenza sui consumi complessivi di energia elettrica alta, mediamente intorno al 10-20% del totale (molto dipende dalla classe energetica. Ci sono poi elettrodomestici che possono assorbire tanta potenza e possono consumare molto se utilizzati con costanza.

Un esempio su tutti è la lavatrice che primeggia sia tra gli elettrodomestici con il maggior assorbimento di potenza istantanea che nel consumo totale. Discorso simile per il climatizzatore, utilizzato d’estate per regolare la temperatura in conte di un elevato dispendio di energia elettrica. Altri elettrodomestici che presentano una potenza istantanea elevata (Phon, Forno elettrico ad esempio) possono avere un impatto inferiore in bolletta per via di un tempo di utilizzo limitato.

Per valutare il consumo di energia elettrica di un elettrodomestico è utile tenere in considerazione sia la potenza istantanea che il tempo di utilizzo. In questo modo, infatti, è possibile avere un’idea precisa in merito ai kWh annui consumati da un determinato elettrodomestico. Un aiuto per fare questa valutazione viene dato dall’etichetta energetica dell’elettrodomestico utilizzato.

Perché bisogna stare attenti allo standby

Una situazione che spesso non viene presa in considerazione riguarda gli elettrodomestici che non vengono utilizzati, ma restano comunque in stand-by. Un esempio può essere il decoder satellitare, che non viene quasi mai spento.

Perché è importante non ignorare gli elettrodomestici in stand-by? Il motivo è davvero molto semplice: molti di loro consumano anche in modalità stand-by e in questa condizione il loro consumo non è molto distante da quello in cui sono accesi.

Tra gli altri dispositivi che si consiglia di spegnere sempre, ci sono anche:

  • le console per i giochi;
  • il monitor del PC;
  • la macchina per il caffè espresso;
  • le stampanti laser;
  • i televisori;
  • le fotocopiatrici;
  • lo stereo;
  • il router.

Lo standby può incidere in modo significativo sui consumi di energia elettrica complessivi di una casa. È buona norma, quindi, evitare di affidarsi allo standby per gli elettrodomestici che si utilizzano di rado.

Come si calcola il consumo degli elettrodomestici

Ogni elettrodomestico ha in dotazione una targhetta nella quale viene indicata la potenza istantanea. Nell’ipotesi in cui un elettrodomestico abbia una potenza di 100 W significa che il suo consumo è pari a 0,1 kWh. Nel caso in cui lo si tenesse accesso per 10 ore, consumerebbe dunque 1 kWh.

Questo calcolo è valido se si prende come riferimento il consumo dell’elettrodomestico a pieno regime. Nella pratica, però, gli elettrodomestici non funzionano solitamente a pieno regime, ma in modo discontinuo.

Per questo motivo il loro consumo effettivo può essere misurato con l’utilizzo di un wattmetro, oppure con la seguente procedura:

  • si dovrà staccare la spina di tutti gli elettrodomestici e delle lampade presenti in casa;
  • in quel momento il consumo istantaneo sarà pari a zero e si potrà leggere quanto indicato sul contatore;
  • si dovrà poi accendere l’elettrodomestico che si ha intenzione di misurare, utilizzarlo per un certo periodo di tempo e in seguito effettuare nuovamente la lettura dei kWh indicati sul contatore. La differenza tra la prima e la seconda misurazione permetterà di sapere l’energia consumata da un dato elettrodomestico in kWh.

Oltre alla potenza espressa in Watt, su ciascun elettrodomestico viene indicato anche il consumo annuo in kWh, che è stato reso obbligatorio in seguito a una direttiva della Comunità europea. L’etichetta energetica dovrà indicare non solo i consumi energetici, ma anche quali sono le caratteristiche tecniche dell’apparecchio.

In particolare, l’informazione di maggiore rilevanza è quella dell’efficienza energetica: sono presenti frecce di diversa lunghezza, con lettere che vanno dalla A alla G. Gli apparecchi che consumano di meno hanno una freccia più corta e una classe più vicina alla A. Gli elettrodomestici che permettono di risparmiare di più sulla bolletta dell’energia elettrica sono quelli di classe energetica A, A+, o meglio ancora, A++.

La potenza impiegata per l’uso domestico

Gli scaglioni di potenza che vengono messi a disposizione per le utenze domestiche sono:

  • 1,5 kW;
  • 3 kW;
  • 4,5 kW;
  • 6 kW.

Un cliente domestico ha la possibilità di scegliere il livello di potenza di suo interesse, ma anche le potenze intermedie in quanto sono possibili gli scatti di 0,5 kW: quindi, per esempio, potranno attivare una potenza di 2 kW, oppure di 3,5 kW.

Il motivo per il quale scatta il contatore, la cui potenza è calcolata in kW, è davvero molto semplice: nel momento in cui ci sono diversi elettrodomestici in funzione nello stesso momento se si supera la potenza disponibile, che corrisponde al 10% in più della potenza impegnata, allora il contatore scatta.

Se la propria potenza impegnata è di 3 kW, il cliente potrà prelevare energia elettrica fino a 3,3 kW, che diventano 4 kW per un massimo di 3 ore con alcune società. Se si tengono accessi nello stesso momento lavatrice, forno e asciugacapelli, una potenza di 3 kW non sarà affatto sufficiente.

Ciascun cliente ha la possibilità di richiedere un aumento della potenza impegnata: da diverso tempo sono state eliminate le tariffe D2, valida per i residenti fino a 3 kW, e D3, valida per i residenti con più di 3 kW e per i non residenti, ed è stata introdotta la tariffa di rete TD, che è valida sia per i clienti domestici sia per quelli non domestici. Di questa tariffa si può richiedere sia il cambio della potenza impegnata sia quello del kWh prelevato dalla rete.

Quanti elettrodomestici si possono accendere in contemporanea?

Ricapitolando, considerato che ci sono alcuni elettrodomestici che consumano molto e altri che consumano poco, ma hanno maggiore peso sulla bolletta perché vengono utilizzati in modo costante per tutto l’anno, si suggerisce di stare attenti ai consumi degli elettrodomestici in modo più ragionato.

Inoltre, come già ribadito, anche l’utilizzo in modalità stand-by ha un suo peso sul costo totale della bolletta; quindi, si consiglia sempre di ricordarsi di spegnere tutti i dispositivi che consumano elettricità (con le dovute eccezioni, quali frigo e freezer) nel momento in cui non si stanno utilizzando.

A questo punto ci si potrebbe chiedere: quanti sono gli elettrodomestici che possono essere utilizzati nello stesso momento? La risposta, dipende, ovviamente dalla potenza istantanea utilizzata dal singolo elettrodomestico.

Il sovraccarico di corrente si verificherà quasi sicuramente se si utilizzano due grandi elettrodomestici nello stesso momento, come per esempio forno elettrico e lavatrice, oppure lavatrice e condizionatore. La corrente si stacca al 100% se i grandi elettrodomestici utilizzati in contemporanea diventano 3.

Come risparmiare sui consumi con le offerte del mercato libero

Oltre che dal calcolo della potenza degli elettrodomestici che si hanno in casa e dall’ottimizzazione del loro utilizzo, ci sono anche altre strategie per riuscire a risparmiare sui costi della bolletta elettrica.

Uno dei più semplici consiste nel passaggio a una delle offerte energia e gas del mercato libero - ricordiamo che il passaggio al mercato libero avverrà per tutti a partire dal 10 gennaio 2024. Le promozioni del mercato libero sono soluzioni ideali in quanto permettono di risparmiare rispetto alla tariffa del mercato tutelato e di scegliere l’abbonamento che si adatta meglio alle proprie esigenze.

Per riuscire a individuarlo, si consiglia di utilizzare il comparatore di offerte luce e gas di SOStariffe.it, che permetterà di conoscere quali sono le offerte a prezzo più basso disponibili sul mercato, quanto si pagherà ogni mese scegliendone una e a quanto ammonta il risparmio effettivo che si riuscirà ad ottenere rispetto al mercato tutelato.

Il comparatore di SOStariffe.it è uno strumento davvero molto efficace in quanto permette di effettuare delle simulazioni. Sulla componente luce, per esempio, è possibile conoscere quanto si spenderà inserendo quelli che sono i propri consumi effettivi, oppure fornendo informazioni circa.

  • il numero di persone presenti in famiglia;
  • quali sono i principali elettrodomestici che si utilizzano in casa.

Così facendo, si avrà accesso a una schermata nella quale saranno presentate le varie offerte disponibili accompagnate:

  • dal costo della materia prima;
  • dal costo della fattura mensile e di quella annuale;
  • dal risparmio rispetto al mercato tutelato;
  • dai vantaggi che si potranno ottenere, come per esempio la fattura elettronica, che permette di risparmiare ancor di più sulla bolletta mensile.

Ovviamente il cambio di fornitore e il passaggio al mercato libero dovrebbe essere accompagnato da una rimodulazione del proprio modo di utilizzare gli elettrodomestici: le due azioni, messe insieme, dovrebbero rappresentare una soluzione vincente per tutti coloro i quali mirano a pagare di meno per l’energia elettrica.

Risorse utili

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