Furto di energia elettrica: come riconoscerlo e intervenire

Aggiornato il: 02/11/2023
Pubblicato il: 04/06/2021
di Edoardo Stigliani
In 30 sec.
  • Il furto di corrente elettrica è un reato sanzionato dal Codice Penale, che avviene attraverso manomissioni del contatore, collegamenti diretti, alterazione dei sigilli e altri metodi.
  • Ci si può accorgere della sottrazione di corrente da:
    • consumi inspiegabili di energia elettrica;
    • danneggiamenti/ manomissioni del contatore;
    • collegamenti sospetti;
    • variazioni nelle bollette.
  • Il modo migliore per proteggersi è:
    • effettuare controlli regolari;
    • posizionare il contatore in luoghi sicuri;
    • usare sigilli;
    • installare allarmi.

Il furto di corrente elettrica è una problematica sempre più diffusa, sia per le abitazioni private che per le strutture aziendali. Tale pratica illegale comporta non solo un danno economico per le aziende fornitrici di energia e per gli utenti regolari, ma rappresenta anche un serio rischio per la sicurezza, visto che la manomissione dei contatori o dei circuiti può causare guasti, cortocircuiti o addirittura incendi.

Questa guida vi spiegherà come riconoscere i segni di un possibile furto di corrente, quali sono le modalità più comuni utilizzate dai malintenzionati e come proteggersi. Inoltre vengono fornite indicazioni su come denunciare questi episodi e su cosa prevede la giurisprudenza italiana in merito. Consapevolezza e informazione sono le prime armi di difesa: conoscere il problema è il primo passo per prevenirlo e affrontarlo.

Come avviene il furto di energia elettrica?

Il furto di energia elettrica può avvenire in vari modi, a seconda dell'ingegno del malintenzionato e delle circostanze specifiche. Di seguito sono elencati alcuni dei metodi più comuni utilizzati per sottrarre illegalmente energia elettrica:

  • Manomissione del contatore: alterare il funzionamento del contatore in modo che registri un consumo inferiore a quello effettivo. Si può fare mediante dispositivi magnetici o interferendo meccanicamente con il meccanismo di conteggio.
  • Collegamenti diretti: vengono realizzati collegamenti elettrici "pirata" che bypassano il contatore, consentendo così l'utilizzo di energia senza che venga registrato.
  • Alterazione dei sigilli: rompendo o manomettendo i sigilli posti dal fornitore di energia sul contatore, si può accedere ai circuiti interni e alterarne il funzionamento.
  • Uso di apparecchiature fraudolente: vengono utilizzati dispositivi elettronici progettati specificamente per interferire con il funzionamento del contatore.
  • Manipolazione del disco rotante: nei vecchi contatori meccanici, è possibile interferire con il disco rotante che misura il consumo, rallentandolo o fermandolo completamente.
  • Inversione dei cavi: in alcune situazioni, invertire i cavi di ingresso e uscita del contatore può causare una lettura errata, spesso a favore dell'utente.
  • Software fraudolento: nei contatori digitali più moderni, potrebbero essere utilizzati software o firmware modificati per alterare la lettura del consumo.
  • Collegamenti temporanei: possono essere realizzati collegamenti elettrici diretti solo per brevi periodi, per esempio durante la notte, in modo da ridurre la probabilità di essere scoperti.
  • Simulazione di guasti: in certi casi si simula un guasto o un malfunzionamento per ottenere un contatore sostitutivo e nel frattempo usufruire dell'energia senza pagare.

Queste pratiche sono illegali e comportano rischi sia in termini legali, con possibili sanzioni penali, sia in termini di sicurezza, potendo causare cortocircuiti, incendi o altre situazioni pericolose. Se si sospetta un furto di energia elettrica o si riscontrano anomalie nel proprio impianto elettrico, è necessario contattare quanto prima le autorità competenti o il proprio fornitore di energia.

Come accorgersi del furto di energia elettrica?

Per identificare un sottrazione di energia elettrica, è necessario controllare con la massima cura vari aspetti della propria connessione. Gli stratagemmi adottati dai malintenzionati per appropriarsi indebitamente dell'energia elettrica si evolvono e diventano sempre più sofisticati nel tempo; di conseguenza, rilevare una manomissione non è sempre immediato e potrebbe necessitare di un esame dettagliato del contesto.

Di fronte ad anomalie nel consumo o nell’impianto, è importante prestare attenzione ai seguenti indicatori:

  • Consumi inspiegabili: quando il contatore elettrico segna consumi elevati non coerenti con le abitudini o gli elettrodomestici utilizzati.
  • Contatore danneggiato: alla presenza di segni di manomissione sul contatore, come sigilli rotti o componenti alterati.
  • Presenza di collegamenti sospetti: all'avvistamento di cavi o fili anomali collegati al contatore o alla linea elettrica.
  • Variazioni di tensione inspiegabili: quando si manifestano frequenti cali di tensione o interruzioni di corrente senza un motivo chiaro.
  • Rumori inusuali: alla percezione di rumori provenienti dal contatore, in particolar modo in orari insoliti.
  • Apparecchiature sconosciute: al rilevamento di dispositivi o apparecchiature non familiari collegati all’impianto elettrico o al contatore.
  • Consumi elettrici dei vicini insolitamente bassi: quando si osserva che i vicini hanno consumi elettrici notevolmente bassi in relazione alle abitudini o agli apparecchi utilizzati.
  • Anomalie nelle bollette: di fronte a bollette con variazioni significative dei consumi senza cambiamenti evidenti nel consumo.

In presenza di questi segnali, si consiglia di contattare il fornitore di energia elettrica e, se necessario, le autorità competenti, mentre è sconsigliabile intervenire direttamente su eventuali impianti o apparecchiature manomesse per evitare rischi.

Come proteggersi dai furti di corrente elettrica?

Per prevenire e proteggere la propria abitazione o azienda dai furti di corrente elettrica, è opportuno adottare alcune misure preventive:

  • Controlli periodici: effettuare controlli regolari del proprio contatore e dell’impianto elettrico, per rilevare eventuali anomalie o segni di manomissione.
  • Posizionare il contatore in luoghi sicuri: installare il contatore elettrico in un luogo visibile e difficilmente accessibile, possibilmente all'interno di un box protettivo o recintato.
  • Utilizzare sigilli: assicurarsi che il contatore elettrico sia correttamente sigillato. In caso di sigilli rotti o mancanti, contattare immediatamente il fornitore di energia.
  • Installare sistemi di allarme: valutare la possibilità di installare sistemi di allarme o telecamere di sorveglianza nei pressi del contatore o dell'ingresso dell’impianto elettrico.
  • Isolare l'impianto: in situazioni particolarmente a rischio, può essere utile prevedere un sistema di isolamento dell'impianto, che impedisca collegamenti esterni non autorizzati.
  • Sensibilizzare la comunità: informare vicini di casa o colleghi di eventuali manomissioni o comportamenti sospetti nei paraggi, creando una rete di controllo e mutuo supporto.
  • Monitorare la bolletta: controllare regolarmente le bollette elettriche per individuare variazioni di consumo inspiegate.
  • Informarsi sulle tecnologie antifurto: esistono sul mercato dispositivi e soluzioni specifiche per prevenire furti di corrente. Informarsi presso esperti del settore o il proprio fornitore di energia.
  • Segnalare prontamente: in caso di sospetti o evidenze di furto, segnalare immediatamente alle autorità e al fornitore di energia elettrica.
  • Evitare riparazioni fai-da-te: se si sospetta una manomissione, è importante non intervenire in autonomia ma affidarsi a professionisti o al fornitore di servizio, per evitare rischi e ulteriori danni.

Furto di corrente: cosa dice la giurisprudenza

Il furto di corrente, ossia il prelievo illecito di energia elettrica senza averne diritto, rappresenta una violazione penale nella giurisdizione italiana: essa ha stabilito che il furto di energia elettrica è un "reato a consumazione prolungata", il che significa che si considera come un singolo reato anche se i prelievi illeciti di energia avvengono in momenti diversi.

Il furto di energia elettrica – che è assimilato a un furto aggravato, con pene più severe rispetto a un semplice furto – causa un danno patrimoniale al fornitore di energia, dato che gli viene sottratto un bene economicamente valutabile senza una corrispondente remunerazione.

Spesso, il furto di energia elettrica avviene tramite la manomissione dei contatori, considerato come ulteriore reato oltre al furto, potendo configurare anche un danneggiamento.

La mera manomissione del contatore non è sufficiente a dimostrare il furto, ma può servire come elemento indiziario; per provare il furto, si deve dimostrare il prelievo effettivo di energia.

La giurisprudenza ha affrontato anche casi in cui si verificano ripetuti furti di energia elettrica, ad esempio, quando un soggetto, dopo essere stato scoperto una prima volta, ripete l'azione illecita. In tali situazioni, può essere applicata una pena più severa.

Se il furto avviene in un condominio o in una proprietà condivisa, stabilire la responsabilità può essere complesso. La giurisprudenza ha affrontato vari casi in cui la colpa è stata attribuita a più di un soggetto, o dove era necessario dimostrare chi tra gli abitanti avesse effettuato il prelievo illecito.

Come denunciare il furto di corrente?

Se si sospetta di essere vittima di un furto di energia elettrica, è fondamentale agire prontamente seguendo le procedure giuridiche e amministrative del proprio Paese. In Italia, ad esempio, la procedura potrebbe includere quanto segue:

  • Raccogliere tutte le prove: prima di tutto, è utile documentare ogni anomalia riscontrata, come variazioni sospette nella bolletta, strumenti o dispositivi non riconosciuti collegati al contatore, etc.
  • Contattare il fornitore di energia: informare la società fornitrice dell'energia delle proprie sospette e chiedere un controllo della linea o del contatore.
  • Sporgere denuncia alle autorità: se dopo aver contattato il fornitore di energia elettrica si è ancora convinti che ci sia stata una manomissione, è possibile sporgere denuncia alle autorità competenti. Ecco un fac-simile di denuncia:

Egregio Signor Comandante (o Egregio Signor Questore),

Io sottoscritto/a [Nome Cognome], nato/a a [luogo di nascita] il [data di nascita], residente in [indirizzo completo], in qualità di [specificare il proprio ruolo, ad esempio: titolare, inquilino, ecc.] della fornitura elettrica ubicata in [indirizzo del punto di fornitura], intendo sporgere formale denuncia per furto di energia elettrica presso la mia abitazione (o azienda).

Ho riscontrato delle anomalie in [specificare, ad esempio: le bollette degli ultimi mesi, il contatore elettrico, etc.] e sospetto che vi sia una manomissione voluta al fine di sottrarre illegalmente energia.

Allego alla presente:

- Fotografie del contatore e dell'eventuale apparecchiatura sospetta

- Copia delle ultime bollette

- [Altri documenti utili]

Chiedo pertanto l'intervento delle autorità competenti per verificare la situazione e prendere i dovuti provvedimenti.

Con fiducia, ringrazio per l'attenzione e rimango a disposizione per ulteriori informazioni.

Distinti saluti,

[Luogo e data]

[Firma]

Pene per furto di energia elettrica

Penale Delitto di furto ai sensi dell'art. 624 del Codice Penale Reclusione fino a 6 anni e multa.
  Furto commesso con abuso della qualità, violando prescrizioni legali, ordini o relazione di conoscenza/parentela Pena aumentata.
  Danno all'erogazione a più utenti Possibili ulteriori sanzioni o aggravanti.
Civile Risarcimento danni all'ente erogatore Copertura dell'energia sottratta e danni agli impianti.
  Danneggiamento di impianti o apparecchiature Risarcimento dei danni.
  Interventi da parte della compagnia elettrica Potenziale interruzione della fornitura.

L'atto di sottrarre corrente elettrica può rientrare nel delitto di furto, previsto e punito dall'articolo 624 del Codice Penale. La pena prevista è la reclusione fino a 6 anni e multa. Se il furto viene commesso con abuso della qualità o dei poteri ovvero col violare le prescrizioni della legge, le misure di sicurezza o gli ordini dell'autorità, ovvero col porsi in rapporto di conoscenza o di parentela con la vittima, la pena è aumentata. Se il furto causa un danno all'erogazione dell'energia elettrica a più utenti, possono essere applicate ulteriori sanzioni o aggravanti.

In sede civile, il soggetto colpevole del furto potrebbe essere tenuto a risarcire i danni all'ente erogatore dell'energia: ciò potrebbe includere sia l'energia sottratta che eventuali danni agli impianti o alle apparecchiature. Inoltre, la compagnia elettrica potrebbe decidere di interrompere la fornitura al colpevole.

In ogni caso, se si sospetta un furto di energia elettrica o si è stati accusati di tale reato, è essenziale consultare un avvocato o un esperto legale per comprendere appieno le possibili implicazioni legali e le relative sanzioni nella propria giurisdizione.

Furto energia elettrica: come ricostruire i consumi

Il furto di energia elettrica comporta, spesso, una discrepanza tra i consumi reali e quelli registrati dal contatore. Per ricostruire i consumi effettivi e determinare la quantità di energia sottratta, è necessario adottare una serie di procedure e tecniche:

  • Confronto con storico dei consumi: si inizia esaminando i consumi registrati negli anni precedenti o nei mesi antecedenti al periodo sospetto. Se si nota un'improvvisa diminuzione dei consumi senza una ragione apparente (ad esempio, un cambio significativo nell'uso di elettricità), ciò potrebbe indicare un furto.
  • Verifica delle apparecchiature: si controllano tutti gli apparecchi elettrici in uso per calcolare il consumo medio giornaliero. La somma dei consumi delle singole apparecchiature dovrebbe corrispondere, approssimativamente, ai consumi registrati dal contatore. Se vi è una notevole discrepanza, potrebbe esserci stato un furto.
  • Uso di contatori supplementari: si installano temporaneamente contatori supplementari paralleli per monitorare i consumi. Confrontando le letture di questi contatori con quelle del contatore principale, si può determinare se c'è una perdita o un furto di corrente.
  • Analisi del carico: analizzare il carico durante le ore in cui non ci dovrebbero essere consumi significativi (ad esempio, di notte quando tutti gli apparecchi sono spenti). Un carico inusuale in questi periodi potrebbe suggerire un furto.
  • Ispezione visiva: si ispeziona fisicamente il contatore e l'impianto elettrico per verificare la presenza di collegamenti illeciti o manomissioni.
  • Richiesta di verifica da parte del fornitore: in caso di sospetto, la cosa giusta da fare è contattare il fornitore di energia elettrica e chiedere una verifica dei consumi. Quasi sempre ha strumenti e tecniche specializzate per rilevare irregolarità.
  • Uso di tecnologia avanzata: ci sono strumenti tecnologici, come i sensori di flusso e gli analizzatori di rete, che possono aiutare a identificare e quantificare il furto di energia.
  • Documentazione fotografica: se si rilevano manomissioni o collegamenti illeciti, documentarli con fotografie, che possono essere utili in caso di contenzioso legale o per le indagini.

Una volta raccolte tutte le prove e ricostruiti i consumi, è importante agire in conformità con la legge, denunciando il furto alle autorità competenti e informando il fornitore di energia elettrica. Se si tratta di un'abitazione in affitto, è anche cruciale informare il proprietario dell'immobile.

Domande correlate

Come denunciare un furto di energia elettrica in anonimato?

Molti fornitori di energia o enti locali hanno linee telefoniche dedicate alle segnalazioni anonime e alcune piattaforme o siti web delle autorità locali offrono moduli online per denunciare i furti di corrente nel pieno anonimato. È comunque importante notare che, mentre la denuncia anonima può proteggere l'identità del denunciante, potrebbe anche limitare la capacità delle autorità di agire senza prove concrete o ulteriori informazioni.

Come trovare una dispersione di corrente in casa?

Per individuare dispersioni di corrente si può usare un tester o un multimetro, con cui è possibile misurare la corrente in diversi punti dell'impianto elettrico. Bisogna poi controllare tutti gli apparecchi, le prese e gli interruttori per segni di usura, danni o bruciature. L'uso di un interruttore differenziale (o salvavita), infine, può aiutare a identificare dispersioni. In caso di dubbi o se non si riesce a individuare la causa, meglio consultare un elettricista professionista.

Come fa Enel a scoprire chi ha un allaccio abusivo?

I fornitori di energia elettrica come Enel hanno vari metodi per rilevare allacci abusivi, a partire dalle ispezioni periodiche effettuate regolarmente. L’introduzione di contatori elettronici intelligenti consente ai fornitori di monitorare in tempo reale i consumi e identificare rapidamente anomalie o consumi inusuali, e una brusca e inspiegabile riduzione dei consumi può essere un indicatore di un possibile allaccio abusivo. Infine, se un cliente smette di pagare le bollette ma continua a utilizzare energia, ciò può innescare un controllo.

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