Meglio una carta di credito a saldo o rateale?

Pubblicato il: 13/11/2024
di Luana Galanti
In 30 sec.

Se si ha bisogno di uno strumento di pagamento evoluto e multifunzione, è meglio una carta di credito a saldo o rateale?

  • Entrambe le carte permettono di fare acquisti e prelevare contanti nei limiti del plafond concesso dalla banca;
  • con la carta di credito a saldo il rimborso di quanto speso avviene in un'unica soluzione, senza interessi;
  • con la carta di credito a rate il rimborso è graduale e le rate includono una quota del plafond e una di interessi;
  • valutare pro e contro di ogni soluzione permette di capire ciò che risponde meglio ai propri bisogni;
  • con il comparatore di SOStariffe.it si possono mettere a confronto varie carte di credito a saldo, a opzione e revolving e trovare la più conveniente tra quelle offerte dalle banche partner del servizio. 

Quando ci si trova a valutare che tipo di carta di credito richiedere è importante capire qual è lo strumento che risponde meglio alle proprie necessità. La considerazione più importante da fare è quella relativa alle modalità di rimborso del fido utilizzato: da questo punto di vista, si può scegliere se pagare tutto in un'unica soluzione oppure se dividerlo in rate mensili più piccole. In questa guida vedremo se è meglio una carta di credito a saldo o rateale, capiremo come funziona ciascun prodotto e quali sono i pro e i contro delle diverse soluzioni. 

Carta di credito: funzionamento in generale

Una carta di credito è uno strumento di pagamento che permette di fare acquisti e di prelevare contanti indipendentemente dalla disponibilità di denaro sul proprio conto corrente.

Quando si utilizza una carta di credito non si sta attingendo direttamente dal proprio conto corrente, ma si utilizza il fido messo a disposizione dalla banca. Questo fido può essere utilizzato entro i limiti del cosiddetto plafond, cioè il tetto di spesa massimo concesso alla persona titolare della carta. 

Le banche inviano a chi ha una carta di credito un estratto conto mensile che riepiloga tutte le spese fatte e l'importo del fido utilizzato, che andrà restituito alla banca. 

A seconda delle condizioni stabilite dalla banca che ha emesso la carta di credito, il rimborso può avvenire:

  • in un'unica soluzione, con l'addebito automatico di quanto speso sul conto corrente solitamente all'inizio o a metà del mese successivo rispetto a quello a cui fa riferimento l'estratto conto;
  • a rate, con un importo definito sulla base degli accordi stipulati tra banca e cliente. 

Il pagamento a saldo: come funziona con la carta di credito

Con una carta di credito a saldo gli acquisti e i prelievi di contante fatti nel corso del mese vengono addebitati sul conto corrente il mese successivo.

Ipotizziamo di avere una carta di credito con un plafond mensile di 2.000 euro. Se nel corso del mese di novembre la carta è stata usata per fare acquisti per 1.200 euro e per prelevare contanti per 300 euro, nel corso del mese di dicembre (in genere all'inizio o a metà mese) la banca provvederà ad addebitare 1.500 euro sul conto. 

Se si usa una carta di credito a saldo è importante verificare sempre di avere abbastanza liquidità sul conto corrente per coprire le spese fatte. In caso contrario, la banca potrebbe addebitare dei costi extra e perfino arrivare a revocare la carta, se ritiene che il cliente non sia in grado di far fronte ai suoi impegni.

Il pagamento a rate: come funziona con la carta di credito

Con una carta di credito revolving la parte del fido utilizzata per fare acquisti o per ottenere anticipi di contante viene restituita un po' alla volta, con pagamenti mensili che vengono addebitati in automatico sul conto corrente. Le carte di credito revolving possono prevedere il pagamento di:

  • rate di importo costante, solitamente di almeno 50 euro. In questo caso la durata del periodo di rimborso dipende dall'ammontare della spesa totale;
  • rate di importo variabile, calcolate in percentuale rispetto al fido, solitamente a partire dal 3%.

Ogni volta che si utilizza la carta di credito revolving è come se la banca concedesse un prestito personale. Ciò comporta il pagamento degli interessi sulle rate mensili.
 

Riprendendo l'esempio fatto in precedenza, la spesa complessiva di 1.500 euro non viene addebitata in un'unica soluzione, ma viene divisa in più rate. Se la persona titolare della carta e la banca hanno concordato il pagamento di rate mensili di importo costante pari a 150 euro e ipotizzando un tasso di interesse del 10%, la spesa sarà divisa in 11 rate totali, comprensive del capitale e degli interessi. 

Mentre in una carta di credito a saldo il fido si ricostituisce per intero ogni mese, in una carta di credito revolving il fido viene ricostituito gradualmente, man mano che si pagano le rate. 

I pagamenti rateali previsti dal piano di rimborso della carta di credito revolving si sommano mese per mese. Se non si pianificano attentamente le spese c'è il rischio di indebitarsi troppo e, specialmente se la carta ha tassi di interesse elevati, di non riuscire a pagare puntualmente le rate.
 

Un'alternativa alle classiche carte revolving sono le carte di credito a opzione. In questo caso, al momento dell'uso, si può scegliere se usare la carta come carta a saldo o revolving. Questa soluzione permette di rateizzare solo una parte delle spese, magari quelle di importo più elevato, e consente di usufruire dei vantaggi della rateizzazione tenendo sotto controllo i costi. 

Conclusioni: meglio una carta di credito revolving o a saldo?

Le carte di credito a saldo e revolving hanno dei punti in comune, ma seguono meccanismi di funzionamento differenti. Nella tabella seguente abbiamo messo a confronto le principali caratteristiche di questi due strumenti di pagamento, evidenziando vantaggi e svantaggi di ciascuno. 

Caratteristiche Carta di credito a saldo Carta di credito revolving
Cosa permette di fare
  • Fare acquisti online e in negozio
  • Prelevare contanti
  • Fare acquisti online e in negozio
  • Prelevare contanti
Come si rimborsa il fido In un'unica soluzione A rate, di importo fisso, in percentuale del saldo o con importo personalizzato
Quali costi prevede Canone annuo
  • Canone annuo
  • Interessi sulle rate
Vantaggi
  • Non ha costi aggiuntivi 
  • Permette di avere un maggior controllo sulla propria situazione finanziaria 
  • Permette di rateizzare in automatico tutte le spese fatte
  • Spesso le regole di rimborso delle rate sono flessibili 
Svantaggi
  • Non potendo rateizzare le spese potrebbe risultare difficile pagare gli acquisti di importo elevato o riuscire a rimborsare la banca in un periodo di difficoltà finanziarie 
  • Ha tassi di interesse elevati
  • Senza un'attenta pianificazione finanziaria c'è il rischio di sovraindebitamento 

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